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«Bianchi»: Pesce fresco due volte al giorno
Al Ristorante Bianchi, dal 2008 si pratica una cucina di pesce raffinata, ridotta all’essenziale.
Testo: David Schnapp | 21 maggio 2024
200 chili di pesce a settimana. Da sei anni, Luca Paiano è lo chef del Ristorante Bianchi a Zurigo, un progetto comune delle famiglie Bianchi e Bindella. «Riceviamo pesce fresco due volte al giorno da Bianchi», spiega lo chef 46enne, che in passato ha lavorato al Grand Resort Bad Ragaz e al Palace di Lucerna. Ogni settimana vengono consegnati circa 150–200 chili tra pesce, molluschi e crostacei. La freschezza è uno dei pilastri del successo del locale, che accoglie tra i 40 e i 60 ospiti per servizio. Il ristorante è sorprendentemente popolare tra i turisti cinesi – la qualità dei piatti si è fatta conoscere anche lì. «Sono clienti molto aperti e competenti in fatto di cucina di mare», dice Paiano.

Un trio forte al “Bianchi”. Il sous-chef Luigi D’Agostino, il direttore Joao Jordao e lo chef Luca Paiano formano un team affiatato.
Vicini all’acqua. Come altri ristoranti del gruppo Bindella, anche il “Bianchi” è nato da un’amicizia. «È stata una mossa coraggiosa e visionaria puntare tutto su un concetto esclusivamente di pesce. Dal 2008, il nostro ristorante congiunto delle famiglie Bianchi e Bindella si è ben posizionato sul mercato – un vero successo!», afferma con soddisfazione Rudi Bindella Jr., oggi alla guida dell’azienda. Anche la posizione non è casuale: al momento dell’apertura, la storica gastronomia Bianchi si trovava ancora sul Limmatquai a Zurigo, e la vista sul tranquillo fiume Limmat si abbina perfettamente alla tematica marina della cucina.

Un’insalata per iniziare: astice bretone con sedano, pomodori e condimento alla senape di Pommery.

Progetto comune: il ristorante è una collaborazione tra le famiglie Bianchi e Bindella.
Aperti al mondo. Mentre Luca Paiano e il suo fidato sous-chef Luigi D’Agostino preparano il servizio del pranzo, il direttore esperto Joao Jordao risponde alle prenotazioni, coordina lavori di manutenzione e racconta del successo della cucina del “Bianchi” a Zurigo. Jordao lavora per Bindella da 25 anni e ha da poco assunto la direzione del “Bianchi”. Tra i piatti più richiesti: tartare di granchio, tataki di tonno, zuppa di miso, aglio fermentato e funghi shimeji. Il tocco asiatico sorprende? «La mia base è la cucina italiana, ma siamo aperti al mondo», afferma Paiano con semplicità.

Nota asiatica: tartare di granchio con tonno, miso e funghi di faggio.

Migliore posizione sull’acqua: il «Bianchi» sul Limmatquai a Zurigo.

Classico italiano: spaghetti alle vongole alla maniera della casa.
Astice, vongole, sogliola. Questo stile si riflette anche nel mezzo astice servito con un’insalata di pomodori e sedano, accompagnato da una vinaigrette alla senape di Pommery. Più classici invece gli spaghetti alle vongole: per prepararli, Paiano usa un fumetto fatto in casa a base di pesce e molluschi. «Usiamo molto fumetto di pesce e di astice – è la base per molti piatti», spiega. «La cucina di mare è impegnativa», aggiunge, ed è per questo che molti chef la evitano. «Le materie prime sono costose» e la cottura richiede grande precisione.

1° atto: preparazione della sogliola sulla plancha.

2° atto: dalla cucina al ristorante, la sogliola è pronta per essere tagliata.

3° atto: perfettamente cotta! Il filetto di pesce si stacca facilmente dalla lisca.

4° atto: presentazione classica. La sogliola sfilettata con patate e spinaci.
Massimo piacere. La sogliola intera preparata alla plancha ha una cottura perfetta. Lo si nota dal fatto che i filetti si staccano facilmente dalla lisca durante il taglio. Con movimenti precisi, Joao Jordao separa la carne e la dispone su un grande piatto. Come contorno, semplicemente patate e spinaci: una cucina di mare ridotta all’essenziale per un piacere massimo. Questo è un altro fattore decisivo del successo di questo accogliente ristorante.
→ Ristorante Bianchi
Limmatquai 82
8001 Zurigo
www.bindella.ch/gastronomie/bianchi
Foto: Jürg Waldmeier
Foto: Jürg Waldmeier