
Starchefs
Nik Gygax:
molluschi in conchiglia, rombi e granchi giganti
Tre volte l’anno Nik Gygax (Thörigen) organizza il «Festival aux Fruits de Mer»: una dichiarazione d’amore alla Bretagna!
Testo: Patricia Heller Foto: Olivia Pulver
gaultmillau.ch
One man show al «Löie».Chi non lo ha visto con i propri occhi stenterebbe a crederci: la Bianchi spedisce i pesci e i granchi più belli dalla Bretagna alla locanda Löwen di Thörigen BE. I commensali entusiasti possono assaporare oltre una dozzina di piatti. Tutto viene preparato in cucina dallo chef da 18 punti Nik Gygax (praticamente) in solitaria; solamente il cuoco Köbi gli dà una mano. Nik affronta il tutto con stoica tranquillità. E con classe: ogni portata è un successo. Gli ospiti gli sono testimoni oculari: vanno a prendere i loro piattini personalmente in cucina. Una cosa molto simpatica, proprio nello stile del «Löie».
Innamorato della Bretagna.Naturalmente, al «Löwen» di Thörigen c’è spazio anche per alimenti locali: uno dei migliori cordon-bleu del paese e succosi stinchi di maiale al tartufo («Sphères de pied de porc au diamant noir de Provence»). Ma il grande amore dello chef è la Bretagna. E la Provenza. Non perde occasione di andarci. Anche durante le vacanze. A volte pure nel fine settimana. Nik: «Köbi e io abbiamo fatto una puntata al mercato dei tartufi di Richerenches. È sempre un’esperienza». Per il «Festival aux Fruits de mer», il meglio della Bretagna arriva in tavola sempre in tempi record. Conchiglie di ogni tipo (creuses de Cancale, palourdes, couteaux, oursins) e pesci giganti: i classici rombo, san Pietro e spigola, ma anche la rana pescatrice. «Quest’ultima la voglio con la testa», afferma Nik, «una cosa che non si trova sempre».
Che bisque! È così che va quando Gygax dà inizio alle danze con il buffet di frutti di mare: champagne, ostriche e gigantesche trecce di pane (tre chili di farina!) aspettano i commensali in giardino anche con temperature invernali. All’interno ci sono ciotole, ciotoline e piattini. Un buffet di antipasti entusiasmante con astice in gelatina di mela, cannolicchi, ceviche, tonno con avocado e granchio in corona di mini-asparagi, servito con amore sotto a una cloche di vetro. Comincia poi il duello delle zuppe: una bisque di astice fantasticamente ridotta con una saporita rouille e la grandiosa bouillabaisse di Nik, vero marchio di fabbrica della cucina del «Löie».
Astice, scampi, razza.In realtà andrebbe già bene così. Ma è a questo punto che lo chef da 18 punti accende forno e Green Egg per servire 12 (!) impressionanti piatti caldi. L’astice bretone lo ha davvero conquistato: lasagna all’astice con corallo, astice con patate e salsa allo zafferano, chele di astice con fiori di zucca. Gli scampi freschissimi sono accompagnati da purea di piselli e burrata (!). È poi il momento di razza e triglia rossa, e naturalmente anche di un succulento rombo: su enormi spugnole, con pisellini e carotine. Il tutto richiede una mole di lavoro enorme, ma Nik Gygax non la vede poi in maniera così pessimista: «Questo festival dei frutti di mare diverte anche me». E a quanto pare anche i suoi ex cuochi e apprendisti, che si sono dati appuntamento per i due prossimi appuntamenti di marzo, praticamente già esauriti. Non come ospiti, però, bensì come rinforzi in cucina.